poyel38 ha scritto:
mistergc ha scritto:
C'era bisogno del Codacons per denunciare che i Fap rendono le polveri inquinanti ancora più pericolose?
Ho trovato la notizia qui:
http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/filtri-antiparticolato-codacons-denuncia-danni.html
Ne vedremo delle belle.
Ad oggi però non è stato ancora dimostrato nulla!
Uno studio svizzero dice che se da una parte è vero che dal filtro antiparticolato escono nanoparticelle che sono più pericolose, dall'altra dice che la numerica è decisamente più bassa perchè quello che esce dopo la rigenerazione del filtro dal tubo di scarico è solo la percentuale che la rigenerazione non riesce a distruggere totalmente.
Si sa che il filtro antiparticolato lavora al 98-99%.
E' difficile, se non impossibile, stabilire il confine tra vera scienza e un più povero scientismo, dal momento che tale discrimine, sostanziale, è perlopiù tracciato in maniera più o meno ortodossa da pesanti interessi economici.
Per quanto attiene le risultanze dello studio helvetico citato, ti sarei grato se potessi indicarmi dei riferimenti per poter accedere a delle pagine informative.
In ogni caso, andrebbe, in primis, valutato se la situazione migliore sia quella che vede l'emissione di moltissime particelle meno dannose o un po' meno di quelle molto più dannose; o anche una qualsiasi delle virtualmente infinite situazioni intermedie.
Di fatto, la rigenerazione non distrugge praticamente niente; l'equivoco che porta a considerare la circostanza in tal modo è presto svelato. Si ritrova una certa quantità di calore aggiuntivo rispetto a quello che si stima possa essere introdotto a monte del filtro e si desume che parte del particolato depositato si volatilizzi, per un processo di pirolisi non meglio identificato, sviluppando, per l'appunto, questo calore in più. Ma non si tiene conto, evidentemente, che per attuare la rigenerazione il filtro necessita di una certa quantità di combustibile che, bruciando, sviluppa questo calore. Ed ecco che è più consono ritenere che una eventuale, modesta, diminuzione in peso e volume di ciò che viene espulso durante la rigenerazione rispetto a ciò che viene trattenuto sia dovuto non alla "distruzione" (che, peraltro, da Lavoisier in poi si sa che non può avvenire senza comunque lasciare dei trasformati di vario genere) bensì a dei difetti nei processi e negli strumenti di misurazione che non riescono a rilevare - o non gli si vuol far rilevare - una certa parte di quanto viene emesso.
Forse addirittura più sottile, e quindi di effetti sicuramente ancor più sospetti, di quanto già non lo sia il particolato trattato nel filtro.