<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Filtri antiparticolato: Codacons ne denuncia i danni | Il Forum di Quattroruote

Filtri antiparticolato: Codacons ne denuncia i danni

Non era un mistero che i FAP servivano solo ad ingannare le centraline e a causare danni ancora maggiori all'ambiente e alle persone,oltre ad essere un dispositivo antieconomico e poco intelligente, presto,prevedo, verrà abbandonato, ma chi ha comprato l'auto con questo dispositivo se lo terrà.
Ma questa è la legge del mercato le case automobilistiche devono vendere ne va di mezzo la loro sopravvivenza e centinaia di migliaia di posti di lavoro...
 
mistergc ha scritto:
C'era bisogno del Codacons per denunciare che i Fap rendono le polveri inquinanti ancora più pericolose?
Ho trovato la notizia qui:http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/filtri-antiparticolato-codacons-denuncia-danni.html
Ne vedremo delle belle.

Ad oggi però non è stato ancora dimostrato nulla!
Uno studio svizzero dice che se da una parte è vero che dal filtro antiparticolato escono nanoparticelle che sono più pericolose, dall'altra dice che la numerica è decisamente più bassa perchè quello che esce dopo la rigenerazione del filtro dal tubo di scarico è solo la percentuale che la rigenerazione non riesce a distruggere totalmente.
Si sa che il filtro antiparticolato lavora al 98-99%.
 
incalzante ha scritto:
Non era un mistero che i FAP servivano solo ad ingannare le centraline e a causare danni ancora maggiori all'ambiente e alle persone....
A dire il vero a tuttora non esistono prove che il DPF sia dannoso, solo dicerie e deduzioni spesso dettate da ignoranza.
Vorrei vedere gli estremi di questa denuncia del Codacons, in particolare su cosa si basi.
 
poyel38 ha scritto:
mistergc ha scritto:
C'era bisogno del Codacons per denunciare che i Fap rendono le polveri inquinanti ancora più pericolose?
Ho trovato la notizia qui:http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/filtri-antiparticolato-codacons-denuncia-danni.html
Ne vedremo delle belle.

Ad oggi però non è stato ancora dimostrato nulla!
Uno studio svizzero dice che se da una parte è vero che dal filtro antiparticolato escono nanoparticelle che sono più pericolose, dall'altra dice che la numerica è decisamente più bassa perchè quello che esce dopo la rigenerazione del filtro dal tubo di scarico è solo la percentuale che la rigenerazione non riesce a distruggere totalmente.
Si sa che il filtro antiparticolato lavora al 98-99%.

E' difficile, se non impossibile, stabilire il confine tra vera scienza e un più povero scientismo, dal momento che tale discrimine, sostanziale, è perlopiù tracciato in maniera più o meno ortodossa da pesanti interessi economici.
Per quanto attiene le risultanze dello studio helvetico citato, ti sarei grato se potessi indicarmi dei riferimenti per poter accedere a delle pagine informative.
In ogni caso, andrebbe, in primis, valutato se la situazione migliore sia quella che vede l'emissione di moltissime particelle meno dannose o un po' meno di quelle molto più dannose; o anche una qualsiasi delle virtualmente infinite situazioni intermedie.
Di fatto, la rigenerazione non distrugge praticamente niente; l'equivoco che porta a considerare la circostanza in tal modo è presto svelato. Si ritrova una certa quantità di calore aggiuntivo rispetto a quello che si stima possa essere introdotto a monte del filtro e si desume che parte del particolato depositato si volatilizzi, per un processo di pirolisi non meglio identificato, sviluppando, per l'appunto, questo calore in più. Ma non si tiene conto, evidentemente, che per attuare la rigenerazione il filtro necessita di una certa quantità di combustibile che, bruciando, sviluppa questo calore. Ed ecco che è più consono ritenere che una eventuale, modesta, diminuzione in peso e volume di ciò che viene espulso durante la rigenerazione rispetto a ciò che viene trattenuto sia dovuto non alla "distruzione" (che, peraltro, da Lavoisier in poi si sa che non può avvenire senza comunque lasciare dei trasformati di vario genere) bensì a dei difetti nei processi e negli strumenti di misurazione che non riescono a rilevare - o non gli si vuol far rilevare - una certa parte di quanto viene emesso. Forse addirittura più sottile, e quindi di effetti sicuramente ancor più sospetti, di quanto già non lo sia il particolato trattato nel filtro.
 
meipso ha scritto:
poyel38 ha scritto:
mistergc ha scritto:
C'era bisogno del Codacons per denunciare che i Fap rendono le polveri inquinanti ancora più pericolose?
Ho trovato la notizia qui:http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/filtri-antiparticolato-codacons-denuncia-danni.html
Ne vedremo delle belle.

Ad oggi però non è stato ancora dimostrato nulla!
Uno studio svizzero dice che se da una parte è vero che dal filtro antiparticolato escono nanoparticelle che sono più pericolose, dall'altra dice che la numerica è decisamente più bassa perchè quello che esce dopo la rigenerazione del filtro dal tubo di scarico è solo la percentuale che la rigenerazione non riesce a distruggere totalmente.
Si sa che il filtro antiparticolato lavora al 98-99%.

E' difficile, se non impossibile, stabilire il confine tra vera scienza e un più povero scientismo, dal momento che tale discrimine, sostanziale, è perlopiù tracciato in maniera più o meno ortodossa da pesanti interessi economici.
Per quanto attiene le risultanze dello studio helvetico citato, ti sarei grato se potessi indicarmi dei riferimenti per poter accedere a delle pagine informative.
In ogni caso, andrebbe, in primis, valutato se la situazione migliore sia quella che vede l'emissione di moltissime particelle meno dannose o un po' meno di quelle molto più dannose; o anche una qualsiasi delle virtualmente infinite situazioni intermedie.
Di fatto, la rigenerazione non distrugge praticamente niente; l'equivoco che porta a considerare la circostanza in tal modo è presto svelato. Si ritrova una certa quantità di calore aggiuntivo rispetto a quello che si stima possa essere introdotto a monte del filtro e si desume che parte del particolato depositato si volatilizzi, per un processo di pirolisi non meglio identificato, sviluppando, per l'appunto, questo calore in più. Ma non si tiene conto, evidentemente, che per attuare la rigenerazione il filtro necessita di una certa quantità di combustibile che, bruciando, sviluppa questo calore. Ed ecco che è più consono ritenere che una eventuale, modesta, diminuzione in peso e volume di ciò che viene espulso durante la rigenerazione rispetto a ciò che viene trattenuto sia dovuto non alla "distruzione" (che, peraltro, da Lavoisier in poi si sa che non può avvenire senza comunque lasciare dei trasformati di vario genere) bensì a dei difetti nei processi e negli strumenti di misurazione che non riescono a rilevare - o non gli si vuol far rilevare - una certa parte di quanto viene emesso. Forse addirittura più sottile, e quindi di effetti sicuramente ancor più sospetti, di quanto già non lo sia il particolato trattato nel filtro.
Il fatto che riesca ad essere espulso passando attraverso la stretta maglia del filtro, ne avvalora il fondato sospetto :D
 
Al solito: un gruppo di incompetenti (codacons) si batte su presentimenti e idee poco fondate presentate da un ristretto gruppo di ricercatori e quando intendo ristretto gruppo parlo di marito e moglie :lol: :lol:
i due in questione sono questi: http://www.stefanomontanari.net/sito/
chi ha dimestichezza con scienza e scienziati si può divertire a leggere, tutti gli altri consiglierei di lasciare perdere argomenti poco utili alla nostra società come quelli presentati in link
secondo la comunità scientifica (direi migliaia di scienziati contro 2) attualmente sto argomento è fuffa :lol: :lol:
ciao
 

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