<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fiat, il cambio logo | Il Forum di Quattroruote

Fiat, il cambio logo

Fiat, il cambio logo passato sotto silenzio, la curiosa scelta di marketing.

La casa italiana sta mettendo in atto una vera e propria rivoluzione cambiando il suo logo, ma nessuno se ne accorge: ecco i motivi dietro la scelta.

Il cambio logo, per un’azienda, è un passo epocale: quasi sempre, infatti, questo si accompagna a campagna pubblicitarie, slogan e nuovi propositi. Ma non per Fiat. Negli ultimi anni abbiamo assistito al lancio di nuovi loghi di numerose case auto, con tanto di comunicati stampa a spiegare il perché del cambiamento, la filosofia che c’è dietro e tante altre belle parole: una strategia che, invece, è lontana anni luce dalla casa italiana che sta portando avanti la sua rivoluzione silenziosa non solo dal punto di vista delle auto, sempre più elettriche e meno endotermiche, ma anche dal punto di vista grafico con il logo che sta cambiando.

Il logo Fiat sta cambiando in silenzio
Fiat, infatti, rappresenta l’eccezione alla regola. La Casa torinese infatti sta pian piano modificando il proprio logo tornando alle stanghette oblique di inizio anni ’90 (allora erano cinque, ora sono diventate quattro), con la scritta Fiat che rimane, ma sembra quasi volersi nascondere. agli occhi degli appassionati lasciando spazio a nuovi modelli. Il primo esempio, in questo caso, è stata Fiat 500 elettrica che si è mostrata al mondo con un frontale privo del logo per lasciare spazio al nome del modello. Decisione frutto sicuramente del nome storico, 500, un modello che fin dalla sua rinascita ha conquistato subito il mercato sia italiano sia estero diventando un simbolo più forte della stessa casa automobilistica a cui appartiene

600, il primo segnale
Ma se quello di 500, che rappresenta quasi da solo un brand – come sottolineato anche da Sergio Marchionne nel 2018 – poteva essere un caso isolato dettato dall’importanza del nome stesso dell’auto, non può esserlo quello di 600, altro nome storico appena rinato. Due indizi, infatti, si avvicinano a una prova; ed ecco che il brand Fiat come nome passa in secondo piano e diventa quasi superfluo appiccicare l’acronimo auto, sempre più riconoscibili anche dalle forme.
Ed ecco, allora, il ritorno del motivo grafico come le quattro stanghette abbinato al nome del modello a dare maggiore forza al brand stesso. Lo stesso destino, ora, potrebbe toccare anche alla nuova Fiat Panda, prevista per l’11 luglio del 2024. Secondo quanto più volte dichiarato dai vertici della Casa anche l’auto più venduta in Italia darà vita a una serie di modelli derivati, sui quali troveremo però la scritta “Panda” e forse le quattro stanghette. Se fosse confermata la strategia del marchio anche sul suo modello più famoso, quello che sta proiettando il brand in cima alle classifiche di vendita ormai da anni rimanendo sempre la vertice e confermandosi come la più amata dagli italiani, ecco che gli indizi diventerebbero tre, a formare una prova come nei migliori gialli.
Una rivoluzione silenziosa che, in quel caso, sarebbe definitivamente compiuta completandosi in maniera lenta ma inarrestabile, proprio come il cambiamento che Fiat sta mettendo in atto puntando sulle auto elettriche ed entrando di diritto tra le case automobilistiche che hanno scelto, con la loro filosofia, di puntare più sulla sostanza – le auto – che sull’apparenza.

(Fonte msn.it)


Fiat-nuovo-logo.jpg
 
Il nuovo, vecchio logo. Tra le novità anticipate da Olivier François c'è anche il ritorno del logo introdotto negli anni 80: le quattro barre tipiche del marchio si evolvono in diversi formati, trasformandosi nella scritta Fiat, in bandiera italiana, in sorriso, in cuore e in fulmine. Quest'ultimo potrebbe diventare un tratto distintivo delle future Fiat elettriche, ma questo sarà solo un piccolo dettaglio delle torinesi del domani, il cui design sarà fortemente ispirato alle forme e ai concetti che hanno portato alla creazione del Lingotto: "La forma ovale de 'La Pista 500' - conclude François - ispira diversi nuovi segni distintivi per gli interni, mentre la facciata, con la leggerezza delle sue finestre, diventerà una firma distintiva dei futuri modelli. Non vedo l'ora di lanciare, tra un anno, questi modelli ispirati al Lingotto".

https://www.quattroruote.it/news/nu...elli_lingotto_design_anticipazioni_video.html

Negli anni 80 le barre erano 5 e non 4.

FIAT-Logo-Storia-627x650.jpg
 
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Tricolore per finto patriottismo, la produzione è solo parziale in Italia, "comandano" i francesi, con sempre meno modelli chi vogliono infinocchiare?
 
Tricolore per finto patriottismo, la produzione è solo parziale in Italia, "comandano" i francesi, con sempre meno modelli chi vogliono infinocchiare?


Più che infinocchiare, visto che pure Fiat prima e FCA (con sede in Olanda) poi, produceva auto altrove sia adesso che in passato, sembra che si cerchi di dare più importanza ai modelli, piuttosto che al marchio, inteso come acronimo e destinato a scomparire dalle carrozzerie, come già accadde negli anni 80-90. Inoltre se oltre a produrle altrove, chi le progetta è sempre meno italiano, la scelta non è nemmeno tanto bizzarra pensandoci bene.
 
Concordo. Questa cosa del tricolore è davvero fastidiosa.

Certo, il tricolore da fastidio su questa 600 perché odora di imbroglio e urta la mia fierezza di sentirmi Italiano se penso al fatto che è costruita in Polonia però non vanno dimenticate anche le persone italiane che hanno dovuto pensare questa macchina partendo da vincoli pesanti e che hanno il mio apprezzamento per avere tirato fuori una bella macchina che insieme alla Avenger, anch’essa pensata da noi, è a mio parere la più gradevole tra le auto che usano la piattaforma Psa.
Anche io sulla Tipo ( Made in Turchia) ho appiccicato alla base della leva del cambio un bel tricolore (come l’Alfa fa con la Giulia), dovrei toglierlo pensando al fatto che in realtà non è Made in Italia, però la gente che l’ha pensata lo è e quindi il mio tricolore non si muove da lì.
 
Mah, a me i loghi, stemmi, marchi, targhette varie non piacciono neanche. Trovo pacchiani certi stilemi ingigantiti o targhe a caratteri cubitali, preferisco understatement, sobrietà, eleganza minimalista, pulizia...
... una ventina d'anni fa qualcuno propose che per vendere più FIAT, avrebbero dovuto marchiarle Ferrari...
 

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