Apro questo topic per una storia che avevo dimenticato e per caso oggi mi è tornata alla memoria , una storia drammatica ma che credo serva a capire che dietro ai piloti ci sono uomini con le loro passioni, le loro debolezze ,le loro fragilità ma soprattutto la loro umanità.
La storia inizia nel gran premio del Belgio del 1992, Comas era al secondo anno in F1 ed era considerato un giovani di buone speranze, durante le prove libere alla Blanchimont perde il controllo della sua vettura urta violentemente le barriere, un pezzo della monoposto lo colpisce sul casco e lui perde conoscenza, la vettura dopo la carambola rientra in pista e si ferma in mezzo, lui con il piede involontariamente continua a premere sul pedale dell'acceleratore, il motore urla a giri altissimi , in quel momento arriva Senna con la sua Mclaren che sentendo il motore dopo qualche decina di metri ferma la sua vettura e correndo in pista , con le altre vetture che arrivano , raggiunge la vettura incidentata e spegne il motore dando anche i primi aiuti allo sfortunato pilota. L'intervento di Senna fu provvidenziale perchè da un momento all'altro il motore che frullava poteva esplodere con le conseguenze che possiamo immaginare per il pilota Francese.
La storia prosegue e per uno di quei scherzi del destino arriva al 1 primo maggio del 1994, Comas era stato fermo ai box per tre giri per problemi alla vettura , gli danno l'ok per ripartire senza che nessuno si accorge che intanto c'era la bandiera rossa per l'incidente di Senna, il piota francese si ributta in pista a tutta velocità e al tamburello si ritrova la pista sbarrata dalle ambulanze e dall'elicottero , lui riesce a fermare la vettura pochi metri prima di dove si stava prestando soccorso al pilota bralisiano, Comas riesce a vedere quindi Senna disteso a terra, vorrebbe intervenire ma ci sono già i dottori e la sua presenza resta inutile ,a quel punto abbandona li la vettura, e scosso dall'immagine del pilota che lo aveva salvato e ancora di più distrutto dal fatto che non poteva far nulla per aiutare colui che gli aveva salvato la vita decide di tornare a piedi ai box e di abbandonare la gara.
Terminerà la stagione ma non riuscirà più a togliersi l'immagine di imola e di essere stato l'ultimo pilota ad ave visto Senna e quindi abbandonerà la F1 definitivamente.
La storia inizia nel gran premio del Belgio del 1992, Comas era al secondo anno in F1 ed era considerato un giovani di buone speranze, durante le prove libere alla Blanchimont perde il controllo della sua vettura urta violentemente le barriere, un pezzo della monoposto lo colpisce sul casco e lui perde conoscenza, la vettura dopo la carambola rientra in pista e si ferma in mezzo, lui con il piede involontariamente continua a premere sul pedale dell'acceleratore, il motore urla a giri altissimi , in quel momento arriva Senna con la sua Mclaren che sentendo il motore dopo qualche decina di metri ferma la sua vettura e correndo in pista , con le altre vetture che arrivano , raggiunge la vettura incidentata e spegne il motore dando anche i primi aiuti allo sfortunato pilota. L'intervento di Senna fu provvidenziale perchè da un momento all'altro il motore che frullava poteva esplodere con le conseguenze che possiamo immaginare per il pilota Francese.
La storia prosegue e per uno di quei scherzi del destino arriva al 1 primo maggio del 1994, Comas era stato fermo ai box per tre giri per problemi alla vettura , gli danno l'ok per ripartire senza che nessuno si accorge che intanto c'era la bandiera rossa per l'incidente di Senna, il piota francese si ributta in pista a tutta velocità e al tamburello si ritrova la pista sbarrata dalle ambulanze e dall'elicottero , lui riesce a fermare la vettura pochi metri prima di dove si stava prestando soccorso al pilota bralisiano, Comas riesce a vedere quindi Senna disteso a terra, vorrebbe intervenire ma ci sono già i dottori e la sua presenza resta inutile ,a quel punto abbandona li la vettura, e scosso dall'immagine del pilota che lo aveva salvato e ancora di più distrutto dal fatto che non poteva far nulla per aiutare colui che gli aveva salvato la vita decide di tornare a piedi ai box e di abbandonare la gara.
Terminerà la stagione ma non riuscirà più a togliersi l'immagine di imola e di essere stato l'ultimo pilota ad ave visto Senna e quindi abbandonerà la F1 definitivamente.