"Dopo aver venduto in Italia oltre 260 mila vetture Kia, il gruppo milanese Koelliker ha ceduto l'intera struttura di Kia Motors Italia direttamente alla filiale europea della casa costruttrice. «Il passaggio della Kia sotto il diretto controllo di Kia Motors Europe - recita il comunicato dell'azienda cedente - è in linea con la dinamica globale dell'auto e segna una fase di ulteriore espansione nella strategia di Kia Motors Company alla quale il gruppo Koelliker è orgoglioso di aver partecipato portando il marchio alla notorietà nel nostro Paese. La decisione di Kia Motors Company di rilevare l'intera struttura è poi la dimostrazione della fiducia e della considerazione riposte nell'organizzazione e nel personale di Kia Motors Italia». Rimane per il momento inalterata la struttura distributiva italiana del marchio, composta da 110 concessionari e 45 officine della sotto-rete, ma non sarebbe sorprendente se Kia, come elemento dei suoi piani espansivi, desse il via a un potenziamento.
IERI JAGUAR, OGGI KIA - Il gruppo Koelliker, una storica società tra le più vecchie ad occuparsi di distribuzione automobilistica nel nostro Paese, ha confermato ancora una volta la strategia replicata da decenni: assumere l'incarico di importare una marca automobilistica nuova per l'Italia, creare la rete di distribuzione dal nulla o quasi e poi cedere il controllo dell'intera struttura alla casa costruttrice (se questa è interessata e lo richiede) o a una sua società controllata. Molti anni fa era andata esattamente così per Jaguar e poi per Seat (dopo che quest'ultimo marchio era entrato nell'orbita Volkswagen), operazioni alle quali era seguita, nel 2008, quella sostanzialmente analoga con Hyundai."
IERI JAGUAR, OGGI KIA - Il gruppo Koelliker, una storica società tra le più vecchie ad occuparsi di distribuzione automobilistica nel nostro Paese, ha confermato ancora una volta la strategia replicata da decenni: assumere l'incarico di importare una marca automobilistica nuova per l'Italia, creare la rete di distribuzione dal nulla o quasi e poi cedere il controllo dell'intera struttura alla casa costruttrice (se questa è interessata e lo richiede) o a una sua società controllata. Molti anni fa era andata esattamente così per Jaguar e poi per Seat (dopo che quest'ultimo marchio era entrato nell'orbita Volkswagen), operazioni alle quali era seguita, nel 2008, quella sostanzialmente analoga con Hyundai."