<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Arriva in Europa Kinto, il marchio dedicato ai servizi di mobilità | Il Forum di Quattroruote

Arriva in Europa Kinto, il marchio dedicato ai servizi di mobilità

La Toyota annuncia il debutto in Europa di Kinto, un nuovo marchio dedicato ai servizi di mobilità (anche finanziari) sviluppati dalla Casa giapponese apposta per il mercato del Vecchio Continente. Si va dal leasing al car sharing di ibride passando per il car pooling e altre formule: in tutti i casi, l’obiettivo è quello di intercettare nuovi clienti e, più in generale, la domanda dell’utenza (sia privata sia aziendale) lontana dal concetto classico di possesso dell’auto o che si indirizza verso nuove formule di trasporto.

L'elenco dei servizi. La varietà di soluzioni a cui tende il colosso asiatico si riflette nel nome del brand, che trae origine dai manga giapponesi: “Kintoun”, infatti, è la nuvoletta con cui Goku, protagonista della saga “Dragonball”, si sposta da un luogo all’altro come vuole e quando vuole. Per iniziare, sotto il cappello di Kinto la Toyota riunito quattro tipologie di servizi: Kinto One, un leasing che include nel pagamento di un canone mensile la manutenzione e l’assicurazione; Kinto Share, un car sharing di modelli ibridi, che assorbirà nella sua rete Yuko, il noleggio del gruppo già attivo in città come Dublino, Venezia, Copenaghen e Madrid; Kinto Join, un carpooling dedicata alle aziende; e infine Kinto Flex, una formula di leasing flessibile volta ad offrire “un’esperienza premium”.

Possibili sviluppi. Il progetto, però, è a più ampio respiro. La Toyota valuterà altre opzioni, ad esempio il ride-hailing (il “passaggio a richiesta”, alla taxi maniera) a seconda delle condizioni che si presenteranno nei vari mercati europei. In questo quadro giocano un ruolo anche la connettività e la guida autonoma. Nell’ottica di sviluppare il marchio Kinto, la Casa guarda con interesse alle potenzialità del trasporto automatizzato e per questo sta sviluppando veicoli come il minibus e-Palette, dotato di sistemi di guida assistita di Livello 4: lo vedremo operativo durante le Olimpiadi di Tokyo 2020.

La TFM e la Toyota Connected Europe. In Europa, la Casa automobilistica aveva già posto le basi, soprattutto sul fronte business, per affrontare queste trasformazioni di mercato creando Toyota Fleet Mobility, con sede a Colonia, e Toyota Connected Europe, con base a Londra. La prima è una società di gestione delle flotte e si concentrerà sulla crescita del leasing e del noleggio in tutta Europa, sia attraverso aziende affiliate, presenti in Spagna, Francia e Italia, sia attraverso acquisizioni, come accaduto recentemente con la britannica Inchcape Fleet Solutions (IFS). La seconda rappresenta invece la filiale europea della società di dati e abilitazione tecnologica di Toyota, dedita allo sviluppo e all’implementazione di prodotti e servizi associati ai sistemi e ai veicoli connessi, ma anche dei servizi della piattaforma proprietaria Toyota Mobility Services Platform.



https://www.quattroruote.it/news/az...icato_a_servizi_di_mobilita_per_l_europa.html
 

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