<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo: la statistica è sempre relativa e non dovrebbe influenzare mai le idee dei singoli | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo: la statistica è sempre relativa e non dovrebbe influenzare mai le idee dei singoli

Ciao a tutti,

come al solito digito Alfa Romeo in un motore di ricerca e vi sottopongo una proposta di lettura:

https://www.clubalfa.it/450974-alfa-romeo-giu-le-immatricolazioni-negli-usa-27

Ebbene, se avrete letto, vi sottopongo una riflessione, che in parte è già nel titolo del topic.

Quanto la statistica può condizionare i comportamenti dei singoli e quanto è giusto che li condizioni?

I numeri sono sempre relativi!

Tanto è vero, che l'aumento o la diminuzione di vendite è sempre in relazione ad un periodo, ad un marchio concorrente, insomma ad un qualcosa!

Tuttavia, il tempo, compreso quello atmosferico, non è sempre lo stesso e la vita è in continuo divenire:
un giorno ci sei quello dopo no.

Ed allora, che senso ha, dire che le vendite in Messico sono aumentate, se l'anno precedente non ve ne erano state?

Ed ancora, ha senso valutare un progetto, in ragione del riscontro, che ha presso il pubblico anche lontano, considerato che la scelta di una autovettura si fa anche in base al portafogli ed il prezzo delle odierne Alfa Romeo non è da mercato retail?

Non è un po' lo stesso ragionamento che si fa con la politica dove si riconoscono maggioranze, relative in presenza di un unico vero dato ossia, che la maggioranza del corpo elettorale si astiene e questo vorrà pur dire qualcosa, ossia che la statistica non è il Vangelo?

Ah mi scuso per la nuova discussione, ma credo che con le vendite Alfa Romeo possa anche avere una relazione, ma non di tipo esclusivamente numerico e poi se non ricordo male si si rapportano le vendite alla quota di mercato interno e qui si fa un ragionamento globale, si parla di Messico, dove si producono le Audi!
 
Ultima modifica:
Il discorso è complesso e ha a che fare con la psicologia comportamentale, in questo caso delle vendite. Se, ad esempio, vedo tante macchine a marchio VW sarò inevitabilmente indirizzato a considerarle al momento dell'acquisto: se le hano in tanti vorrà dire che "sono buone". All'esatto contrario, se Alfa Romeo è nient'altro che un nome nebuloso, la mia diffidenza aumenterà - chissà, mi predo una fregatura, chissà che casino l'assistenza, chissà il valore dell'usato. E questo condiziona i numeri finali, e pure tanto.
Numeri che, dal canto loro, sono assoluti ma il modo in cui vengono presentati spesso tende a guidare il percepito. Nel caso del Messico, una testata topo Club Alfa potrebbe semplicemente invetarsi il solito clickbait, pur non dicendo nessuna bugia; certo che, visti nel contesto, i numeri del Messico significano solo una cosa, Alfa da quelle parti in pratica non esiste (e non perché Audi ha una fabbrica, Audi stravince pure in Italia o in Francia dove di fabbriche non ne ha).
Nel caso degli Stati Uniti, invece, i numeri dicono tutto: auto vecchie=vendite in calo, e se guardi il complessivo dei 7 anni di Giulia e Stelvio, c'è un abisso con le Tedesche e le premium Giapppnesi e Americane.
Un'onesta e approfondita analisi di questi numeri - quindi non solo se sono alti o bassi ma perché sono alti o bassi - giuda, o dovrebbe guidare, le decisioni per il futuro. Fiat non l'ha mai fatto; tranne nel periodo Ghidella, la sua strategia è stata o quella di galleggiare risparimando 10 lire su ogni componente o di inventarsi un modo per liberarsi dell'azienda
 
Il discorso è complesso e ha a che fare con la psicologia comportamentale, in questo caso delle vendite. Se, ad esempio, vedo tante macchine a marchio VW sarò inevitabilmente indirizzato a considerarle al momento dell'acquisto: se le hano in tanti vorrà dire che "sono buone". All'esatto contrario, se Alfa Romeo è nient'altro che un nome nebuloso, la mia diffidenza aumenterà - chissà, mi predo una fregatura, chissà che casino l'assistenza, chissà il valore dell'usato. E questo condiziona i numeri finali, e pure tanto.
Numeri che, dal canto loro, sono assoluti ma il modo in cui vengono presentati spesso tende a guidare il percepito. Nel caso del Messico, una testata topo Club Alfa potrebbe semplicemente invetarsi il solito clickbait, pur non dicendo nessuna bugia; certo che, visti nel contesto, i numeri del Messico significano solo una cosa, Alfa da quelle parti in pratica non esiste (e non perché Audi ha una fabbrica, Audi stravince pure in Italia o in Francia dove di fabbriche non ne ha).
Nel caso degli Stati Uniti, invece, i numeri dicono tutto: auto vecchie=vendite in calo, e se guardi il complessivo dei 7 anni di Giulia e Stelvio, c'è un abisso con le Tedesche e le premium Giapppnesi e Americane.
Un'onesta e approfondita analisi di questi numeri - quindi non solo se sono alti o bassi ma perché sono alti o bassi - giuda, o dovrebbe guidare, le decisioni per il futuro. Fiat non l'ha mai fatto; tranne nel periodo Ghidella, la sua strategia è stata o quella di galleggiare risparimando 10 lire su ogni componente o di inventarsi un modo per liberarsi dell'azienda
Si certo, la psicologia é colpa di tutto, solo che dimentichi che ci sono altri verbi che sono ancora piu brutali: Tu conosci il caso Fiat automotorundsport(E´la Fiat Croma e chi sono i padroni di automotorundsport ?)che falsando.... hanno rovinato un modello di macchina che nonostante ció é riuscita a vendere piu di 470mila esemplari ma rovinando il futuro della stessa........ Chissa forse la Fiat si sia arrabbiata per il mancato appoggio italico. Torna indietro anno 80 e novanta
 
Si certo, la psicologia é colpa di tutto, solo che dimentichi che ci sono altri verbi che sono ancora piu brutali: Tu conosci il caso Fiat automotorundsport(E´la Fiat Croma e chi sono i padroni di automotorundsport ?)che falsando.... hanno rovinato un modello di macchina che nonostante ció é riuscita a vendere piu di 470mila esemplari ma rovinando il futuro della stessa........ Chissa forse la Fiat si sia arrabbiata per il mancato appoggio italico. Torna indietro anno 80 e novanta

Ho cercato auto motor und sport in un motore di ricerca, associandolo al nome di fiat ed esce questo

https://www.autopareri.com/forums/topic/25866-fiat-hellas-fa-causa-a-auto-motor-und-sport/
 
Ho cercato auto motor und sport in un motore di ricerca, associandolo al nome di fiat ed esce questo

https://www.autopareri.com/forums/topic/25866-fiat-hellas-fa-causa-a-auto-motor-und-sport/
......... Leggi questo che ti mette i fatti in modo piu evidente dove la Croma (Typ154 1985-1996) ne fa le spese..(Per informazione la croma ha venduto piu di 470mila esemblari) Per il nome rovinato ne fece le spese pure la Croma SW
2005-2010 il tutto succede proprio quando la Croma sia stata migliorata con aggiunta sicurezza!

La Croma è stata in grado di mostrare cifre di vendita impressionanti negli anni '80. Ma a partire dal 1990, le cifre di vendita sono diminuite notevolmente, soprattutto in Germania, dopo che la rivista Auto Motor und Sport ha effettuato un crash test con diversi veicoli europei di fascia media. In questo caso, l'auto si è comportata inaspettatamente male. A questo proposito, vi sono ipotesi fondate che alcuni veicoli non idonei siano stati utilizzati per questi crash test. Nel caso della Fiat Croma sarebbe stato utilizzato un veicolo discutibile di pre-serie, sia per presunto dolo dei collaudatori tedeschi sia per trascuratezza della Fiat, che ha messo a disposizione il veicolo , non è chiaro.

Nonostante l'abitacolo notevolmente rinforzato della serie come parte di una revisione nella primavera del 1991 e la successiva introduzione di un airbag per il conducente nel 1993, la reputazione della Croma fu rovinata e la cattiva immagine rimase, soprattutto sul mercato tedesco.

Indipendentemente da ciò, il veicolo presentava sicuramente dei vantaggi rispetto ai suoi concorrenti. La Croma è stata la prima autovettura ad avere un motore diesel ad iniezione diretta, a partire dal 1988. I motori di punta, un 2.0 turbo da 150 CV o un V6 da 2,5 litri con 159 CV, erano estremamente notevoli per l'epoca. Anche l'equipaggiamento era di altissimo livello rispetto alla concorrenza con specchietti retrovisori esterni regolabili e ripiegabili elettricamente, aria condizionata, ampio portellone posteriore e impianto lavafari, ABS, fendinebbia e chiusura centralizzata azionabile dall'interno - non una cosa ovvia in quel momento.

A differenza dei modelli gemelli di Alfa Romeo, Lancia e Saab, la Fiat si posizionava in una classe inferiore, nella classe media, in termini di prezzo e equipaggiamento. I suoi principali concorrenti nel mercato tedesco erano soprattutto la VW Passat, l'Opel Vectra e la Ford Sierra. Tuttavia, il Croma offriva uno spazio molto buono ed era offerto a prezzi estremamente bassi rispetto ai produttori tedeschi.

Dal maggio 1985 al dicembre 1996 sono state prodotte circa 450.000 Croma. Poiché Fiat disponeva già di due marchi per veicoli di fascia media con il marchio Lancia, che faceva parte del gruppo dal 1969, e il costruttore Alfa Romeo, rilevato alla fine del 1986, non esisteva un successore diretto sul mercato dopo la fine del periodo di costruzione a favore dei modelli Lancia Kappa e Alfa Romeo 166 introdotti.

Nel giugno 2005, nell'ambito della collaborazione con General Motors, è stata lanciata la Fiat Croma (tipo 194) basata sull'Opel Signum.

Secondo la KBA, al 1° gennaio 2022 erano ancora immatricolate in Germania 185 Fiat Croma.[2]
 
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