<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo: il de profundis delle vendite 19, la bufala dell'elettrificazione e il placement assurdo | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo: il de profundis delle vendite 19, la bufala dell'elettrificazione e il placement assurdo

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Ciao a tutti,
come da tradizione si chiude un anno e si fanno bilanci e danno notizie sensazionali.

Per Alfa Romeo come al solito si canta il de profundis.

Le vendite non vanno e sembra che sia solo così per Giulia e Stelvio.

Tanto non è, se leggete ve ne accorgete:

https://www.clubalfa.it/121114-alfa...onfronto-le-dirette-rivali-dati-completi-2019

Il mercato è tutto in contrazione, anche per i marchi che negli Usa hanno non solo fabbriche di produzione, penso a BMW, ma anche maggiore tradizione di vendita.

Va ricordato che Alfa è tornata in U.S.A. nel 2016/17 e pensare che arrivasse, novella, dopo anni di assenza, a monopolizzare quel mercato, era ed è dabbene.

Certo l'italiano medio, che è capace di comprare anche la Tata, per poi lamentarsi della mancanza di opportunità di lavoro, pensava che, come lui, l'americano medio avrebbe spalancato le porte del suo cuore alle Alfa, senza contare il concetto di fidelizzazione, che altro non è che l'abitudine.

Si dirà, ma Alfa non aveva un infotaiment all'altezza, come se si guidasse l'infotaimet o la telecamera posteriore di parcheggio all'altezza, perché quella si è sempre accesa perchè si giuda solo in retromarcia.

Certo quelle sono cadute di stile, ma bocciare un prodotto per l'assenza del touch screen o per la risoluzione della fotocamera posteriore è un ragionamento che ci si aspetta più da chi compra un telefonino per farsi i selfie, facendosi spiare dalle app, che da chi compra un autovettura.

Ed allora se questa tesi è fallace proviamo con l'inidoneità della piattaforma Giorgio ad accogliere l'elettrificazione, qui ci salveranno i francesi di Psa.

Sveglia!!!

Non mi sembra che Toyota abbia vetture solo elettrico sono delle ibride endotermiche con motori a benzina di cilindrata sproporzionata rispetto alla massa della vettura che devono muovere.

Il piccolo genio monta un 1.5.endotermico e la C-HR un 1800, dalle prestazioni scadenti accoppiati ad un elettrico da locomotiva, tecnologia nuovissima, in grado di spingere quest'ultima vettura con linea da berlina rialzata alla stratosferica velocità di 170 KM/H, come da scheda tecnica della C-Hr allegata, la stessa velocità di punta della fiat 124 special del 1969, quando ricordo a me stesso che il bialbero 1.8 montato sull'Alfa 75 del 1986 aveva 120 cv. e spingeva la vettura a 190KM/h.

Ed allora anche quella dell'elettrificazione è una bufala, perché oggi l'elettrificazione è solo funzionale ad una riduzione delle emissioni finalizzata solo ad ottenere l'omologazione sotta la direttiva euro vigente pro tempore.

http://italians.corriere.it/2019/12/20/lettera-2388/?refresh_ce-cp

Quindi che l'elettrico sia la causa della minorità delle Alfa è anche questa una bufala.

Certo che poi si possa avere anche quella, ma la sua presenza o meno non è il nodo dei nodi, il vero nodo è cosa deve fare un'Alfa Romeo in moto prima ancora che da ferma.

Deve far sognare!

E la Giulia, la Stelvio e la troppo presto defunta 4c, eredità del Canadese come qualcuno chiama Marchionne, reo di aver lasciato macerie, secondo alcuni, erano e sono proprio la reincarnazione della filosofia Alfa Romeo.

Auto che devono correre, non per correre e basta, ma per emozionare e far sognare e questo Giulia e Stelvio al netto delle inezie (infotaiment, telecamere di parcheggio, ecc) e vedendo alla sostanza del mezzo sono in grado di fare ampiamente.

Quindi al netto delle sciocchezze il riposizionamento di Alfa Romeo non va interrotto, ma continuato, apportando i miglioramenti che la clientela chiede, ma conservando le basi di un Alfa Romeo, motore, trazione posteriore, frenata, tenuta di strada e confort da berlina che vince le gare.

Berlina si, perché è vero che la pubblicità ci ha insegnato a pensare che vogliamo suv, come ci aveva insegnato a pensare che volevamo station wagon , familiari, ma se la coerenza ha un valore allora ci dovrebbero spiegare i signori del marketing, che per far cambiare auto a chi aveva la berlina hanno creato il bisogno del suv, che senso ha un veicolo rialzato, con aerodinamica meno efficiente rispetto ad una berlina ben fatta, in epoca di riduzione delle emissioni, che spinge solo per questo motivo verso l'elettrico solo per questo motivo, come se l'elettricità non si producesse trasformando fossili?

Quando hanno lanciato i suv, che tranne la Stelvio di sportivo non hanno nulla, hanno solleticato la fantasia del guidatore medio con la sicurezza che nell'impatto con una berlina la posizione rialzata garantiva, ma ora che sono tutti suv. non c'è più la disparità nello scontro fra il gigante s.u.v. ed il Davide Berlina ed allora se deve competere Alfa non deve trasformarsi in un produttore solo di S.U.V. a trazione anteriore come sembra sarà la Tonale, perché se così fosse dopo l'epoca della fiattizzazione si sarebbe aperto solo quella della Peugeottizzazione, ed il destino sarebbe segnato, come lo ho stato per Lancia, che ha subito come Alfa quell'orrenda ristilizzazione del marchio, per tagliare il legame con il passato di quella produzione di eccellenza quella ante 1986 per Alfa e con quella clientela fidelizzata che non ha da riconoscersi più nemmeno nel marchio, visto la deludenza el prodotto sino al 2016, valutata rispetto alla vera essenza di un'Alfa Romeo Trazione posteriore, motore ripresa e frenata, che nelle Alfa tutto avanti ad onor del vero non mancavano tutti.

Brera doveva essere il modello del ritorno alla trazione posteriore, quando fu presentata come concept di Giugiaro, ora la strada intrapresa nel 2016 non va abbandonata, anche per saggezza popolare.

Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa cosa lascia e non sa cosa trova!

Alfa penetrava il mercato interno in altre epoche al 9%, era considerata la concorrente di Lancia come marchio sportivo, l'era del tutto avanti ha ridimensionato questo patrimonio.

Ora deve tornare transaxle per sottrarre clientela anche e soprattutto italiani ai tedeschi e da li ripartirà anche perché per quale motivo dovrebbero comprarla all'estero se noi che la ideaimo e costruiamo non la compriamo?

Poi andrebbero recuperate le risorse.

Se da Silva è considerato l'autore della berlina per antonomasia la 156, innovativa sotto ogni punto di vista al punto che resiste al tempo, perché non far disegnare a lui le nuove alfa?
 
Ciao a tutti,
come da tradizione si chiude un anno e si fanno bilanci e danno notizie sensazionali.

Per Alfa Romeo come al solito si canta il de profundis.

Le vendite non vanno e sembra che sia solo così per Giulia e Stelvio.

Tanto non è, se leggete ve ne accorgete:

https://www.clubalfa.it/121114-alfa...onfronto-le-dirette-rivali-dati-completi-2019

Il mercato è tutto in contrazione, anche per i marchi che negli Usa hanno non solo fabbriche di produzione, penso a BMW, ma anche maggiore tradizione di vendita.

Va ricordato che Alfa è tornata in U.S.A. nel 2016/17 e pensare che arrivasse, novella, dopo anni di assenza, a monopolizzare quel mercato, era ed è dabbene.

Certo l'italiano medio, che è capace di comprare anche la Tata, per poi lamentarsi della mancanza di opportunità di lavoro, pensava che, come lui, l'americano medio avrebbe spalancato le porte del suo cuore alle Alfa, senza contare il concetto di fidelizzazione, che altro non è che l'abitudine.

Si dirà, ma Alfa non aveva un infotaiment all'altezza, come se si guidasse l'infotaimet o la telecamera posteriore di parcheggio all'altezza, perché quella si è sempre accesa perchè si giuda solo in retromarcia.

Certo quelle sono cadute di stile, ma bocciare un prodotto per l'assenza del touch screen o per la risoluzione della fotocamera posteriore è un ragionamento che ci si aspetta più da chi compra un telefonino per farsi i selfie, facendosi spiare dalle app, che da chi compra un autovettura.

Ed allora se questa tesi è fallace proviamo con l'inidoneità della piattaforma Giorgio ad accogliere l'elettrificazione, qui ci salveranno i francesi di Psa.

Sveglia!!!

Non mi sembra che Toyota abbia vetture solo elettrico sono delle ibride endotermiche con motori a benzina di cilindrata sproporzionata rispetto alla massa della vettura che devono muovere.

Il piccolo genio monta un 1.5.endotermico e la C-HR un 1800, dalle prestazioni scadenti accoppiati ad un elettrico da locomotiva, tecnologia nuovissima, in grado di spingere quest'ultima vettura con linea da berlina rialzata alla stratosferica velocità di 170 KM/H, come da scheda tecnica della C-Hr allegata, la stessa velocità di punta della fiat 124 special del 1969, quando ricordo a me stesso che il bialbero 1.8 montato sull'Alfa 75 del 1986 aveva 120 cv. e spingeva la vettura a 190KM/h.

Ed allora anche quella dell'elettrificazione è una bufala, perché oggi l'elettrificazione è solo funzionale ad una riduzione delle emissioni finalizzata solo ad ottenere l'omologazione sotta la direttiva euro vigente pro tempore.

http://italians.corriere.it/2019/12/20/lettera-2388/?refresh_ce-cp

Quindi che l'elettrico sia la causa della minorità delle Alfa è anche questa una bufala.

Certo che poi si possa avere anche quella, ma la sua presenza o meno non è il nodo dei nodi, il vero nodo è cosa deve fare un'Alfa Romeo in moto prima ancora che da ferma.

Deve far sognare!

E la Giulia, la Stelvio e la troppo presto defunta 4c, eredità del Canadese come qualcuno chiama Marchionne, reo di aver lasciato macerie, secondo alcuni, erano e sono proprio la reincarnazione della filosofia Alfa Romeo.

Auto che devono correre, non per correre e basta, ma per emozionare e far sognare e questo Giulia e Stelvio al netto delle inezie (infotaiment, telecamere di parcheggio, ecc) e vedendo alla sostanza del mezzo sono in grado di fare ampiamente.

Quindi al netto delle sciocchezze il riposizionamento di Alfa Romeo non va interrotto, ma continuato, apportando i miglioramenti che la clientela chiede, ma conservando le basi di un Alfa Romeo, motore, trazione posteriore, frenata, tenuta di strada e confort da berlina che vince le gare.

Berlina si, perché è vero che la pubblicità ci ha insegnato a pensare che vogliamo suv, come ci aveva insegnato a pensare che volevamo station wagon , familiari, ma se la coerenza ha un valore allora ci dovrebbero spiegare i signori del marketing, che per far cambiare auto a chi aveva la berlina hanno creato il bisogno del suv, che senso ha un veicolo rialzato, con aerodinamica meno efficiente rispetto ad una berlina ben fatta, in epoca di riduzione delle emissioni, che spinge solo per questo motivo verso l'elettrico solo per questo motivo, come se l'elettricità non si producesse trasformando fossili?

Quando hanno lanciato i suv, che tranne la Stelvio di sportivo non hanno nulla, hanno solleticato la fantasia del guidatore medio con la sicurezza che nell'impatto con una berlina la posizione rialzata garantiva, ma ora che sono tutti suv. non c'è più la disparità nello scontro fra il gigante s.u.v. ed il Davide Berlina ed allora se deve competere Alfa non deve trasformarsi in un produttore solo di S.U.V. a trazione anteriore come sembra sarà la Tonale, perché se così fosse dopo l'epoca della fiattizzazione si sarebbe aperto solo quella della Peugeottizzazione, ed il destino sarebbe segnato, come lo ho stato per Lancia, che ha subito come Alfa quell'orrenda ristilizzazione del marchio, per tagliare il legame con il passato di quella produzione di eccellenza quella ante 1986 per Alfa e con quella clientela fidelizzata che non ha da riconoscersi più nemmeno nel marchio, visto la deludenza el prodotto sino al 2016, valutata rispetto alla vera essenza di un'Alfa Romeo Trazione posteriore, motore ripresa e frenata, che nelle Alfa tutto avanti ad onor del vero non mancavano tutti.

Brera doveva essere il modello del ritorno alla trazione posteriore, quando fu presentata come concept di Giugiaro, ora la strada intrapresa nel 2016 non va abbandonata, anche per saggezza popolare.

Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa cosa lascia e non sa cosa trova!

Alfa penetrava il mercato interno in altre epoche al 9%, era considerata la concorrente di Lancia come marchio sportivo, l'era del tutto avanti ha ridimensionato questo patrimonio.

Ora deve tornare transaxle per sottrarre clientela anche e soprattutto italiani ai tedeschi e da li ripartirà anche perché per quale motivo dovrebbero comprarla all'estero se noi che la ideaimo e costruiamo non la compriamo?

Poi andrebbero recuperate le risorse.

Se da Silva è considerato l'autore della berlina per antonomasia la 156, innovativa sotto ogni punto di vista al punto che resiste al tempo, perché non far disegnare a lui le nuove alfa?

L'argomento tratta 3 temi, in parte già in discussione su altri Thread. Vediamo se sarà il caso di chiudere, rimandando ai singoli argomenti già aperti o eventualmente da aprire a parte sui citati 3 temi, che sono in definitiva i seguenti:
1) Andamento/risultati vendite Alfa Romeo 2019 (già esistente)
2) Elettrificazione vetture Alfa (ancora prematuro parlarne perchè non è uscito alcun modello elettrificato del biscione).
3) "Placement" (posizionamento) del marchio. Argomento eventualmente da aprire in modo autonomo.
 
Lo staff moderazione, dopo un conciliabolo, ha deciso di chiudere l'argomento perchè troppo vasto e in buona parte centrato su temi già in discussione.

Si invitano gli utenti a proseguire nei threads già esistenti su temi simili.

Per quanto riguarda l'elettrificazione dei modelli Alfa Romeo, dato che ancora si parla di piani, tutti da verificare, direi di attendere prima di aprire argomenti che la riguardino.


Grazie a tutti.
 
Stato
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