Ciao a tutti,
in questa domenica 23 luglio 2023 col sole a 43 centigradi si interroga il motore di ricerca con la chiave Alfa Romeo e quello restituisce questo articolo della testata ospitante, che è una bella carrellata di vetture cui l'Alfa Romeo ha fatto da donatrice di organi:
https://www.quattroruote.it/news/cu...solo_quelle_auto_col_busso_foto_gallery_.html
Ve lo sottopongo con una amara considerazione:
Da quando l'Alfa Romeo donava organi, siamo passati all'epoca, in cui li riceve come nel caso del B suv, prodotto nella ex fabbrica della 126 con motori endotermici non di progettazione italiana.
Eppure, v'è stata un'epoca, in cui il compianto ing. Giuseppe Busso ideava motori, che sostituivano il 2.8 PRV.
L'Auto in Italia è davvero finita anche con l'endotermico, checché dica il governo in carica circa il regalo, che si farebbe ai cinesi con l'elettrificazione.
Al netto della considerazione che, se ad oriente hanno puntato prima su quel comparto, vuol dire, che sono stati capaci di leggere prima le trasformazioni, mentre i nostri erano in cattura delle carbon lobby, v'è una triste considerazione da fare e cioè non è contrastando la normativa europea, che vuole la fine dell'endotermico in Europa nel 2035, che si risolve il problema dell'automotive in Italia, ma favorendo ricerca e sviluppo della tecnologia di trazione antichissima dell'elettrico, quella per intenderci dei treni e delle lavatrici, che si riuscirà a dare una prospettiva di lavoro e benessere in Italia e l'ing. Busso lo ha dimostrato col suo motore, che era donatore di organi, come dimostra l'articolo, e non ricevente come dimostra il marchio DR, che da un marchio italiano a produzioni ahinoi cinesi endotermiche della CHERY.
Qualcosa deve cambiare in Italia per salvare l'automotive come industria nostrana ed è la lite con la realtà, che l'intero popolo ha intentato anni ed anni or sono in ogni settore della vita sociale e produttiva del Paese, che lo fa vivere nell'illusione che tutto possa continuare così, ma così non è come dimostra il fatto che la prossima Alfa Romeo entry level non avrà un biscione milanese sulle lamiere, ma polacco, come se i Visconti avessero governato la Polonia invece del Gran Ducato di Milano, e viaggiato in FSP SIRENA 105.
in questa domenica 23 luglio 2023 col sole a 43 centigradi si interroga il motore di ricerca con la chiave Alfa Romeo e quello restituisce questo articolo della testata ospitante, che è una bella carrellata di vetture cui l'Alfa Romeo ha fatto da donatrice di organi:
https://www.quattroruote.it/news/cu...solo_quelle_auto_col_busso_foto_gallery_.html
Ve lo sottopongo con una amara considerazione:
Da quando l'Alfa Romeo donava organi, siamo passati all'epoca, in cui li riceve come nel caso del B suv, prodotto nella ex fabbrica della 126 con motori endotermici non di progettazione italiana.
Eppure, v'è stata un'epoca, in cui il compianto ing. Giuseppe Busso ideava motori, che sostituivano il 2.8 PRV.
L'Auto in Italia è davvero finita anche con l'endotermico, checché dica il governo in carica circa il regalo, che si farebbe ai cinesi con l'elettrificazione.
Al netto della considerazione che, se ad oriente hanno puntato prima su quel comparto, vuol dire, che sono stati capaci di leggere prima le trasformazioni, mentre i nostri erano in cattura delle carbon lobby, v'è una triste considerazione da fare e cioè non è contrastando la normativa europea, che vuole la fine dell'endotermico in Europa nel 2035, che si risolve il problema dell'automotive in Italia, ma favorendo ricerca e sviluppo della tecnologia di trazione antichissima dell'elettrico, quella per intenderci dei treni e delle lavatrici, che si riuscirà a dare una prospettiva di lavoro e benessere in Italia e l'ing. Busso lo ha dimostrato col suo motore, che era donatore di organi, come dimostra l'articolo, e non ricevente come dimostra il marchio DR, che da un marchio italiano a produzioni ahinoi cinesi endotermiche della CHERY.
Qualcosa deve cambiare in Italia per salvare l'automotive come industria nostrana ed è la lite con la realtà, che l'intero popolo ha intentato anni ed anni or sono in ogni settore della vita sociale e produttiva del Paese, che lo fa vivere nell'illusione che tutto possa continuare così, ma così non è come dimostra il fatto che la prossima Alfa Romeo entry level non avrà un biscione milanese sulle lamiere, ma polacco, come se i Visconti avessero governato la Polonia invece del Gran Ducato di Milano, e viaggiato in FSP SIRENA 105.
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