<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo 33 “ibrida “ | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo 33 “ibrida “

Ho visto anche io l'articolo, in quanto era stato postato da un'altro utente in un altra discussione.
Il risultato alla fine è apprezzabile, anche se bisogna fare queste considerazioni secondo me per non penalizzarlo:
- l'auto era un prototipo o meglio ve ne erano 3 con differenti potenze elettriche;
- l'auto, come praticamente ogni ibrida se non fossero adottati cicli particolari e/o aerodinamiche speciali, nell'uso a benzina consumava ovviamente più della versione normale dato l'aggravio di peso;
- Ai tempi si parlava già di inquinamento e consumo ma sicuramente con un occhio diverso dal nostro attuale e quindi c'era meno bisogno di un'auto così ciò contribuì ad abbandonare il progetto;
- L'auto mancava dello studio informatico e hardware per far sì che potesse lavorare veramente bene il sistema ibrido, anche la tecnologia elettronica era molto semplificata confronto ad oggi ovviamente;
- L'alfa stava passando un periodo di vacche magre dal punto di vista finanziario, quindi purtroppo non è stato possibile investire di più;
- L'auto era pensata per un uso taxi nelle città italiane.

Quindi il risultato secondo me è apprezzabile e anche se fa tenerezza leggere la semplicità con cui è stato realizzato il sistema (una cinghia abbinata al cambio) era una soluzione avanti considerando che anche solo avere l'iniezione elettronica ai tempi era fregio di tecnologia.
L'auto inoltre adottava il sistema CEM per la disattivazione dei cilindri.

Passando in Fiat il progetto venne accantonato. Peccato. Come anche ho letto in giro il primo cambio elettroattuato, che sembra che in alfa fosse praticamente pronto.
O anche più semplicemente la Kamal, il suv tanto apprezzato dalla critica che poi non fu fatto, avrebbe anticipato i tempi quando la moda dei suv era allo sbocciare e si vedevano i primi esempi iniziare ad avere successo.
Insomma tante occasioni sprecate.
 
credo che nel corso della storia dell'automobilismo molte case avevano proposto vetture con soluzioni ibride, più o meno evolute, anche marchi conosciuti come Audi, Volkswagen , Volvo e marchi meno conosciuti, spesso queste soluzioni venivano sviluppate in periodi in cui c'erano problematiche legate agli idrocarburi , ad esempio la crisi petrolifera degli anni '70, cessata la contingenza veniva meno l'interesse verso propulsioni alternative e tutte le case mettevano da parte gli studi, quindi non credo che si possa incolpare la Fiat di non aver proseguito lo sviluppo dell'ibrido, tutte le case allora lo misero da parte.
 
Povera Alfa, dalle incapaci/burocratiche mani dello Stato a quelle di una famiglia che non l'ha mai amata e soprattutto voluta.
Spazio per le innovazioni non c'era.
 
io vi riporto un minimo elenco di vetture di marchi prestigiosi

Volvo ECC

Audi Duo

Volkswagen taxi


sono vetture di decenni fa con tecnologia ibrida, anche queste case sono state delle sprovvedute a non continuare sulla strada dell'ibrido quindi
 
La volvo ecc era proprio un veicolo esemplificativo, lo ricordo ne aveva parlato 4r ma era dotato addirittura di una turbina ed era più recente dell'alfa in questione.
La volks taxi onestamente non la ricordo, invece per l'audi ho dovuto cercare e devo dire che più o meno i tempi sono allineati con l'alfa.
Sì in un certo senso sono stati poco lungimiranti, magari sono partiti semplicemente troppo presto. Se avessero lanciato i loro progetti qualche anno dopo magari le cose sarebbero cambiate.
Inoltre la Prius era una scommessa per l'epoca, ma fu vinta (inizialmente prima di diventare un oggetto globale) grazie al mercato interno e agli USA.
In europa ci ha messo un po' ad attecchire e devo dire grazie sopratutto allo sdoganamento su auto normali come auris/corolla e sopratutto per l'italia la yaris.

In realtà di mezzi ibridi ricordo qualche prova mi sembra di aver letto che fosse stata fatta nel dopoguerra e ho visto un servizio sui mezzi che usava la germania nazista e c'era un carrarmato enorme ideato da Ferdinand Porsche che aveva un motore diesel che forniva energia ad un elettrico. Ok non è un vero ibrido più un'elettrico extended range per dirla coi termini di oggi., però era un'applicazione all'avanguardia.
 
Povera Alfa, dalle incapaci/burocratiche mani dello Stato a quelle di una famiglia che non l'ha mai amata e soprattutto voluta.
Spazio per le innovazioni non c'era.


Davvero si. Ma Fiat tra quella sorta di start e stop ,un buon numero di auto totalmente elettriche a listino regolare ( mi rimane sempre impressa la cinquecento Elettra e la panda ancorché a cifre folli - può essere 5 MLN nei primissimi novanta ?) si è davvero persa . Pure il common rail si è lasciata sfuggire perché di fatto la classe C viene spesso indicata come pioniera quando in realtà era stata la 156 jtd.
 
Davvero si. Ma Fiat tra quella sorta di start e stop ,un buon numero di auto totalmente elettriche a listino regolare ( mi rimane sempre impressa la cinquecento Elettra e la panda ancorché a cifre folli - può essere 5 MLN nei primissimi novanta ?) si è davvero persa . Pure il common rail si è lasciata sfuggire perché di fatto la classe C viene spesso indicata come pioniera quando in realtà era stata la 156 jtd.
Ancora prima la Croma i.d.
 
E ancora prima (ma di pochissimo) l'Austin Montego (ovviamente non mi riferisco al Common Rail ma all'iniezione diretta).
 

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