Ho visto anche io l'articolo, in quanto era stato postato da un'altro utente in un altra discussione.
Il risultato alla fine è apprezzabile, anche se bisogna fare queste considerazioni secondo me per non penalizzarlo:
- l'auto era un prototipo o meglio ve ne erano 3 con differenti potenze elettriche;
- l'auto, come praticamente ogni ibrida se non fossero adottati cicli particolari e/o aerodinamiche speciali, nell'uso a benzina consumava ovviamente più della versione normale dato l'aggravio di peso;
- Ai tempi si parlava già di inquinamento e consumo ma sicuramente con un occhio diverso dal nostro attuale e quindi c'era meno bisogno di un'auto così ciò contribuì ad abbandonare il progetto;
- L'auto mancava dello studio informatico e hardware per far sì che potesse lavorare veramente bene il sistema ibrido, anche la tecnologia elettronica era molto semplificata confronto ad oggi ovviamente;
- L'alfa stava passando un periodo di vacche magre dal punto di vista finanziario, quindi purtroppo non è stato possibile investire di più;
- L'auto era pensata per un uso taxi nelle città italiane.
Quindi il risultato secondo me è apprezzabile e anche se fa tenerezza leggere la semplicità con cui è stato realizzato il sistema (una cinghia abbinata al cambio) era una soluzione avanti considerando che anche solo avere l'iniezione elettronica ai tempi era fregio di tecnologia.
L'auto inoltre adottava il sistema CEM per la disattivazione dei cilindri.
Passando in Fiat il progetto venne accantonato. Peccato. Come anche ho letto in giro il primo cambio elettroattuato, che sembra che in alfa fosse praticamente pronto.
O anche più semplicemente la Kamal, il suv tanto apprezzato dalla critica che poi non fu fatto, avrebbe anticipato i tempi quando la moda dei suv era allo sbocciare e si vedevano i primi esempi iniziare ad avere successo.
Insomma tante occasioni sprecate.