<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Montreal | Il Forum di Quattroruote

Alfa Montreal

Cito da Wikipedia

Nel 1967, Centenario della Federazione Canadese, tutte le nazioni del mondo parteciparono all'Esposizione Universale di Montreal presentando le migliori realizzazioni nei vari campi della scienza e della tecnica. Come unica casa automobilistica ad essere invitata, l'Alfa Romeo si presentò con una dream car, definita testualmente "la massima aspirazione dell'uomo in fatto di automobili".

Questo fu l'esordio della Montreal, un auto bellissima, che a causa della crisi petrolifera degli anni 70 ha avuto la fortuna che si meritava.

montrealy.jpg


Il motore, pur derivando da quello da corsa Tipo 33, venne sostanzialmente modificato al fine di renderlo più "docile" e adatto all'uso stradale. La cilindrata definitiva è 2593cc,Le prestazioni, come si può immaginare, sono di prim'ordine: 200 cavalli a 6500 giri, 24kgm di coppia a 4750 giri, oltre 220 km/h di velocità massima e 28 secondi per percorrere il chilometro con partenza da fermo.

Anche questo era l'Alfa Romeo!!
 
meravigliosa spero di possederne una un domani, linea stupenda, meccanica di prim'ordine, interni bellissimi e rombo da vera alfa romeo....simply the best!
 
licia.fede ha scritto:
Qui c'è tutto quello che riguarda la mia: http://www.scuderia-legends.it/fredfaster/pilota/auto/lei/lei.html

Saluti,
Fred

Complimenti per la tua meravigliosa Montreal, ed anche un pò di invidia ;)
Deve essere una soddisfazione magnifica sentire quel V8!!!
 
S-edge ha scritto:
La più bella secondo me. Uno dei pochi V8 ALFA, se non sbaglio.

No non sbagli, a parte le auto da corsa, il V8 è stato montato sulla 33 stradale e derivato da questo, sulla Montreal. Poi a causa della crisi petrolifera l'Alfa abbandonò il V8 per passare al V6 Busso.
 
tutto vero, l'ultima vera granturismo Alfa Romeo e con il valore aggiunto di avere un motore praticamente trapiantato dalle 33 da corsa
 
gitizetadue ha scritto:
tutto vero, l'ultima vera granturismo Alfa Romeo e con il valore aggiunto di avere un motore praticamente trapiantato dalle 33 da corsa

Il rammarico se vogliamo, è che il V8 non sia stato montato su telaio Alfetta. La montreal aveva ancora il pianale derivato dalle Giulia.
 
fpaol68 ha scritto:
gitizetadue ha scritto:
tutto vero, l'ultima vera granturismo Alfa Romeo e con il valore aggiunto di avere un motore praticamente trapiantato dalle 33 da corsa

Il rammarico se vogliamo, è che il V8 non sia stato montato su telaio Alfetta. La montreal aveva ancora il pianale derivato dalle Giulia.

Ci sono state alcune Alfetta GTV con il V8 della montreal, serie speciali e dell'autodelta per le competizioni....quando ho tempo faccio una ricerca ;)
 
Nel 1975 Carlo Chiti(Autodelta) assemblo',con materiale riciclato e altro rimasto del V8,una Alfetta gtv con motore V8 portato a 3000 cc.
Questa vettura debutto' nell'ultima prova del 1975 all'Elcar Rally di Piacenza del 6-7 dicembre con Ballestrieri alla guida.
L'Alfetta fece vedere l'enorme potenziale disponibile segnando Ottimi tempi e spadroneggiando in gara con 340 cv,ma il poderoso V8 era troppo per la trasmissione di serie assolutamente non riforzata,si ruppe un semiasse dopo la terza prova speciale.
Fu chiaro a tutti che questa sarebbe stata la vettura da battere nella stagione 1976,una volta risolti i peoblemi della trasmissione non avrebbe avuto rivali.

All'autodelta arrivarono due scocche in alluminio dove alloggiare il V8 3000,che pero' anche se derivato dalla Montreal ha l'albero motore piatto a 180° le valvole piu' grandi e sempre con l'iniezione spica.....furono rinforzati i semiassi ma non il cambio che rimaneva quello di serie,successivamente a causa della ruttura del pignone fu poi rinforzato adottando innesti frontali........tutto fini' quando l'ing.Chiti seppe che allestire le 400 Alfetta GTV per l'omologazione sarebbe costato troppo perche' si sarebbe dovuto riprendere la produzione dei V8 ormai finita,non dimentichiamo la crisi petrolifera degli anni 70 e l'alfasud.

Nel 1977 furono allestite dallAutodelta 20 Alfetta GTV con il V8 della Montreal da 2.6 cc destinate al mercato Tedesco......le prestazioni erano ottime oltre 230kmh e poco piu' di 7 sec sullo 0-100Kmh....la potenza era di circa 200cv.
 
75turboTP ha scritto:
Nel 1975 Carlo Chiti(Autodelta) assemblo',con materiale riciclato e altro rimasto del V8,una Alfetta gtv con motore V8 portato a 3000 cc.
Questa vettura debutto' nell'ultima prova del 1975 all'Elcar Rally di Piacenza del 6-7 dicembre con Ballestrieri alla guida.
L'Alfetta fece vedere l'enorme potenziale disponibile segnando Ottimi tempi e spadroneggiando in gara con 340 cv,ma il poderoso V8 era troppo per la trasmissione di serie assolutamente non riforzata,si ruppe un semiasse dopo la terza prova speciale.
Fu chiaro a tutti che questa sarebbe stata la vettura da battere nella stagione 1976,una volta risolti i peoblemi della trasmissione non avrebbe avuto rivali.

All'autodelta arrivarono due scocche in alluminio dove alloggiare il V8 3000,che pero' anche se derivato dalla Montreal ha l'albero motore piatto a 180° le valvole piu' grandi e sempre con l'iniezione spica.....furono rinforzati i semiassi ma non il cambio che rimaneva quello di serie,successivamente a causa della ruttura del pignone fu poi rinforzato adottando innesti frontali........tutto fini' quando l'ing.Chiti seppe che allestire le 400 Alfetta GTV per l'omologazione sarebbe costato troppo perche' si sarebbe dovuto riprendere la produzione dei V8 ormai finita,non dimentichiamo la crisi petrolifera degli anni 70 e l'alfasud.

Nel 1977 furono allestite dallAutodelta 20 Alfetta GTV con il V8 della Montreal da 2.6 cc destinate al mercato Tedesco......le prestazioni erano ottime oltre 230kmh e poco piu' di 7 sec sullo 0-100Kmh....la potenza era di circa 200cv.

Grande 75, che hai trovato queste notizie!!
Ancora una volta una bella occasione mancata, purtroppo la storia Alfa ne è piena!
 
fpaol68 ha scritto:
75turboTP ha scritto:
Nel 1975 Carlo Chiti(Autodelta) assemblo',con materiale riciclato e altro rimasto del V8,una Alfetta gtv con motore V8 portato a 3000 cc.
Questa vettura debutto' nell'ultima prova del 1975 all'Elcar Rally di Piacenza del 6-7 dicembre con Ballestrieri alla guida.
L'Alfetta fece vedere l'enorme potenziale disponibile segnando Ottimi tempi e spadroneggiando in gara con 340 cv,ma il poderoso V8 era troppo per la trasmissione di serie assolutamente non riforzata,si ruppe un semiasse dopo la terza prova speciale.
Fu chiaro a tutti che questa sarebbe stata la vettura da battere nella stagione 1976,una volta risolti i peoblemi della trasmissione non avrebbe avuto rivali.

All'autodelta arrivarono due scocche in alluminio dove alloggiare il V8 3000,che pero' anche se derivato dalla Montreal ha l'albero motore piatto a 180° le valvole piu' grandi e sempre con l'iniezione spica.....furono rinforzati i semiassi ma non il cambio che rimaneva quello di serie,successivamente a causa della ruttura del pignone fu poi rinforzato adottando innesti frontali........tutto fini' quando l'ing.Chiti seppe che allestire le 400 Alfetta GTV per l'omologazione sarebbe costato troppo perche' si sarebbe dovuto riprendere la produzione dei V8 ormai finita,non dimentichiamo la crisi petrolifera degli anni 70 e l'alfasud.

Nel 1977 furono allestite dallAutodelta 20 Alfetta GTV con il V8 della Montreal da 2.6 cc destinate al mercato Tedesco......le prestazioni erano ottime oltre 230kmh e poco piu' di 7 sec sullo 0-100Kmh....la potenza era di circa 200cv.

Grande 75, che hai trovato queste notizie!!
Ancora una volta una bella occasione mancata, purtroppo la storia Alfa ne è piena!
Vero.....aggiungo che era pronto anche il retrotreno a ruote indipendenti per poter alloggiare i pneumatici enormi e per poter scaricare i 340cv del V8.....chisa' se in seguito sviluppato anche per le vetture di serie ci avrebbe dato la possibilita' di averle ancora oggi Quadrilateri-transaxle-e quella nuova sospensione posteriore....anche oggi non avrebbe temuto nessuno :evil:
 
Ad esser sinceri la Montreal come stile non mi è mai piaciuta.

Devo dire però che era più bella la Montreal prototipo presentata all'Expo canadese. Tale prototipo era basato sulla Giulia GT.

Eccola in foto:

MontiExpo.jpg


DriveMe.jpg


ProtoPair.jpg
 
fpaol68 ha scritto:
licia.fede ha scritto:
Qui c'è tutto quello che riguarda la mia: http://www.scuderia-legends.it/fredfaster/pilota/auto/lei/lei.html

Saluti,
Fred

Complimenti per la tua meravigliosa Montreal, ed anche un pò di invidia ;)
Deve essere una soddisfazione magnifica sentire quel V8!!!

E' una vettura che non merita assolutamente la fama che si è guadagnata nel corso degli anni. Molto probabilmente l'imperizia dei meccanici abituati ai carburatori ha compromesso l'affidabilità di molte vetture, prima che la crisi petrolifera distruggesse il resto. Ne sono sopravvissute poche centinaia. Oggi, grazie a moltissimi appassionati, primo fra tutti tale Bruce Taylor che ha messo in piedi un sito COMPLETO (http://www.alfamontreal.info) per la gestione della propria Montreal, è possibile gestire con relativa facilità un simile gioiello. Il sito, da cui è derivato un libro altrettanto completo, comprende dettagli tecnici, procedure di manutenzione, info su fornitori e ricambi ed è la porta anche per un forum dedicato a possessori e semplici appassionati. Unico problema, il tutto è in lingua inglese.

Tornando alla vettura: dove trovare una Granturismo da 200 CV, motore 8V strettamente derivato dalle corse, cambio ZF, Trazione Posteriore, Linea di Marcello Gandini (papà di Miura, Countach...), carrozzeria zincata (che differenza con le "altre" 105...), comoda e veloce (oltre 220 km/h), al prezzo di una Grande Punto ? Oggi una Montreal in buone/ottime condizioni viene via per 20.000 Euro, può essere ancora un ottimo investimento in vista della futura sicura rivalutazione. Paga 25 Euro di bollo e 100 Euro minime di assicurazione (solo RC).

Venendo alla mia esperienza: nel sito riporto il diario di tutto ciò che mi è capitato dal 8 Febbraio dell'anno scorso, giorno in cui è iniziato il mio viaggio con Lei, la mia Montreal. Come potrete leggere, i problemi sono stati minimi e tutti facilmente gestibili. In cambio, ho ogni volta la sensazione di guidare una Granturismo unica, l'orgoglio di vivere una Alfa Romeo di rango e prestigio. Il resto è indescrivibile, va provato.

bo1.jpg
bo4.jpg


Saluti,
Fred
 
alexmed ha scritto:
Ad esser sinceri la Montreal come stile non mi è mai piaciuta.

Devo dire però che era più bella la Montreal prototipo presentata all'Expo canadese. Tale prototipo era basato sulla Giulia GT.

E non sei l'unico. La cosa curiosa (ma mica poi tanto) è che lo stesso Bertone all'epoca mal digerì la decisione Alfa di trapiantare un V8 nell'elegante carrozzeria presentata a Montreal.

Tracce di questo "disamore" si trova nel sito della stessa Bertone (http://www.bertone.it/User/scheda_70_alfaromeo_montreal.htm), che riporto integralmente:

Nel 1970, dopo tre anni di ripensamenti e di laboriosa gestazione, arrivò sul mercato l' Alfa Romeo Montreal , che riprese soltanto a grandi linee il prototipo visto dell' Esposizione canadese del 1967. Per la parte meccanica i tecnici dell' Alfa optarono per il mottore 8V della 33 da competizione (2539 cc, alesaggio x corsa 88x64,5) che erogava 200 CV a 6500 giri/minuto, e fu a quel proposito che Nuccio Bertone si oppose a montare un motore così impegnativo sulla scocca del proposito Montreal, concepito per una meccanica derivata dalla Giulia GT. Fu costretto tuttavia a ratificare la carrozzeria per potervi alloggiare il nuovo motore e bastarono pochi interventi per mutare radicalmente l' equilibrio estetico di quell'elegante prototipo. Così deliberata e realizzata, la Montreal si precluse gran parte dei consensi del mercato, come venne poi dimostrato con le sole 3925 unità prodotte fra il 1970 e il 1977.

Questo invece il commento entusiasta del prototipo (http://www.bertone.it/User/scheda_60_montreal.htm):

All'inizio del 1967 prende forma l'iniziativa dell'Alfa Romeo per una vettura-idea molto speciale, che viene presentata all'Expo di Montreal l'anno successivo.
L'intento della Casa del Biscione è quello di riproporre il suo glorioso marchio sui ricchi mercati d'oltreoceano. A tale scopo, lo studio della vettura si muove verso l'idea di un coupé sportivo molto avanzato, che possa soddisfare - nelle parole di Nuccio Bertone - "la massima aspirazione raggiungibile da un uomo in fatto di automobili". L'interpretazione di quest'idea, affidata a Bertone, deve trasmettere ai visitatori della mostra l'impegno reale dell'Alfa Romeo nel predisporre, a breve scadenza, una vettura di gran classe, avveniristica nel disegno ma coerente con il gusto e lo stile tipico del periodo. Ancora una volta, Bertone riesce a dar vita a una delle più belle automobili del tempo, la Montreal. Realizza un coupé 2 posti + 2 dalla linea innovativa e fortemente caratterizzata da alcuni elementi di grande originalità, quali la calandra, i gruppi ottici anteriori e le griglie laterali di fuoriuscita aria dall'abitacolo.
La vettura viene prodotta in due esemplari, ed è l'unica auto presente all'Esposizione universale canadese.

Bruce Taylor è proprio il signore a fianco del prototipo della Montreal:
MontiExpo.jpg


Saluti,
Fred
 
licia.fede ha scritto:
Qui c'è tutto quello che riguarda la mia: http://www.scuderia-legends.it/fredfaster/pilota/auto/lei/lei.html

Saluti,
Fred

Caro Fred, ciao. :)
I miei complimenti per la tua splendida vettura.
Di vero cuore ti auguro che essa abbia a dispensarti tante tante soddisfazioni al pari di quelle che ho ricevuto io dalla mia, negli anni ' 70.
Con simpatia. Ciao. :D
 

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