<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Adolfo Vs Carlos: chi ha ragione? | Il Forum di Quattroruote

Adolfo Vs Carlos: chi ha ragione?

Tutti e due o nessuno dei due. Dipende se si vede un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.
Tavares non ha la bacchetta magica: non si possono cancellare anni di disinvestimenti fatti sull'automobile dalla Famiglia: Fiat è agonizzante da ormai 30 anni e non c'è stato un piano industriale serio dai tempi di Ghidella. Gli unici soldi spesi sono stati per la Ferrari, che chiaramente la Famiglia si tiene stretta. Lancia, Maserati ed Alfa Romeo sono state ridotte a brand senza una struttura industriale propria. E Tavares cosa può fare? Prende quello che ha, gli riffa il vestito e cerca di portare a casa un po' di soldi aspettando tempi migliori. E' impensabile installare una linea di produzione esclusiva per la Milano Junior in Italia, il prezzo dell'autovettura andrebbe fuori mercato.
Inoltre in Italia la deindustrializzazione non riguarda solo il settore dell'automobile, si prenda per esempio il settore dell'elettrodomestico, ma è ormai diffusa in tutti i settori del manifatturiero e le cause sono molteplici: la mancanza di strutture, il costo del lavoro, la burocrazia, la poca flessibilità del mercato del lavoro .
Urso d'altro canto ha anche lui ragione: la gestione Parigi centrica sta portando ad uno svuotamento di competenze in Italia senza valorizzare la creatività tecnica italica. In Italia sono nate tra le più importanti innovazioni nel settore auto: iniezione elettronica digitale (Alfa-Spica ), variatore di fase (Alfa), primo motore diesel ad iniezione diretta (Fiat), cambio automatico con selezione al volante (Fiat), Multijet (Fiat), Multiair (Fiat). Chi può vantare un palmares di innovazioni come questo? Forse Peugeot? Ci avevano detto che Peugeot era al top nei veicoli BEV. Alla fine l'unica vettura effettivamente nata come BEV è la 500e, progetto antecedente al matrimonio. Gli altri progetti di origine francese di elettrificazione si sono rilevati non competitivi se confrontati con altri costruttori dentro e fuori Europa. Inoltre i motori termici di origine PSA hanno una certificata fragilità causata da scelte tecniche "avventurose" alla sperindio (ne sono rimasto vittima con una 3008 diesel: rottura catena a 70.000km); al contrario i motori Fiat Powertrain sono sinonimo di affidabilità.
 
iniezione elettronica digitale (Alfa-Spica ), variatore di fase (Alfa), primo motore diesel ad iniezione diretta (Fiat), cambio automatico con selezione al volante (Fiat), Multijet (Fiat), Multiair (Fiat).
Mentre concordo largamente sul tuo discorso in generale (e chi non dovrebbe?), non posso fare a meno di qualche precisazione:

L'iniezione Spica non era a controllo "digitale" ma completamente meccanico. La prima iniezione totalmente digitale (cioè unicamente con parti elettroniche) è ovviamente la Bosch L-Jetronic con la sua centralina DME.
La Spica (montata sulla Montreal e altri modelli) era ispirata alla Lucas inglese, mentre la prima iniezione elettronica (quindi con l'applicazione di segnali elettrici) venduta in serie venne montata sulle Chrysler e DeSoto del 1958, denominata "Electrojector" realizzata mi pare in collaborazione con la Bendix... Diede parecchi problemi e venne ritirata molto presto dal mercato. L'unica iniezione elettronica "pionieristica" diffusa su larga scala fu la Bosch D-Jetronic montata sul finire degli anni Sessanta su Mercedes, Volkswagen, Lancia, Volvo, Saab e Jaguar. Pare invece che la primissima applicazione su un motore da automobile, fosse un brevetto italiano, quello sì... L'ing. Fuscaldo che lavorava in Caproni quando la maggior parte delle innovazioni automobilistiche proveniva dall'aeronautica, mise a punto un sistema "elettronico" installato su un'auto da corsa... Non so come andò a finire, ma ricordiamoci che l'iniezione meccanica (diretta) di benzina era già diffusa negli anni 50 sulle Mercedes e ancora prima sui motori aeronautici.

Il cambio automatico al volante...beh quello c'era sulle auto americane dalla fine degli anni Quaranta che lo introdussero per primo.

Il resto è corretto, un vanto per la nostra inventiva e ricerca tecnica. Ma, come tutto il resto, finito sviluppato da mani straniere...
 
d'accordo su tutto, mi sembra un analisi equilibrata.
In Europa siamo inermi a guardare, nemmeno raccogliere, i cocci degli ultimi decenni. Interessante il discorso di M.Draghi di ieri sulla condizione dell'UE.
 
Dai primi test drive però sembra che il mild Hybrid plus di PSA montato anche su marchi italici vada benino invece non cos' il tassi preso ieri un gippetino ibrido scorbutichello on coda
 
Solo una cosa: Maserati ha una struttura propria completa.

Direi parziale, perché per alcuni modelli, come Ghibli 2013 (utilizzava un pianale Chrysler) e Grecale (pianale Giorgio-Stelvio e motore 4 cilindri derivato Alfa) il progetto è solo parzialmente Maserati.

Come bilancio si, ha un bilancio autonomo, mentre Fiat-Alfa-Abarth-Lancia-Fiat prof. sono dentro un unico bilancio “Stellantis Italia SPA”.
 

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