AntonioS
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La notizia è giunta poco fa e lascia, ovviamente, tanta tristezza.
È anche l'occasione per fare delle considerazioni generali. L'automobile, è inutile girarci intorno, piace tanto per l'estetica quanto per la tecnica. Anzi, piace assai di più per l'estetica perché solo una frazione dei (circa) 100 milioni di persone che ogni anno nel mondo compra un'auto è appassionata di motori.
Noi italiani per il design eravamo sempre stati i numeri uno. La qualità delle nostre auto è spesso stata criticata, la nomea che ci siamo fatti va forse oltre gli oggettivi demeriti ma sul design no, non ci aveva mai superato nessuno. Basta andare in Cina: se vuoi una macchina buona pensi ad una tedesca ma se vuoi una bella e viscerale allora pensi a Ferrari e Lamborghini, anche se quest'ultima è un Audi a tutti gli effetti con bandierina italiana sugli specchietti.
Noi avevamo il gotha del design ed è inconcepibile come, in un mondo che cerca disperatamente il premium, il nostro monopolista mediocre abbia scientemente soppresso gli atelier ed i designer che, con la loro semplice firma, avrebbero avuto il potere di dare un bel quarto di nobiltà ad un qualsiasi modello. Basta vedere la storia di Da Silva, scappato da Fiat ad Audi che ha poi contribuito a rendere grande, o quelle tristissime di Bertone e Pininfarina. Il monopolista mediocre ha estirpato l'eccellenza pur di affermare il proprio dominio, fino a quando non è stato poi assorbito dai francesi (fine voluta, non subita).
Addio Maestro; da tempo questo non era un Paese per te ma quello che hai lasciato va ben al di là di questi confini geografici e di questa industria
È anche l'occasione per fare delle considerazioni generali. L'automobile, è inutile girarci intorno, piace tanto per l'estetica quanto per la tecnica. Anzi, piace assai di più per l'estetica perché solo una frazione dei (circa) 100 milioni di persone che ogni anno nel mondo compra un'auto è appassionata di motori.
Noi italiani per il design eravamo sempre stati i numeri uno. La qualità delle nostre auto è spesso stata criticata, la nomea che ci siamo fatti va forse oltre gli oggettivi demeriti ma sul design no, non ci aveva mai superato nessuno. Basta andare in Cina: se vuoi una macchina buona pensi ad una tedesca ma se vuoi una bella e viscerale allora pensi a Ferrari e Lamborghini, anche se quest'ultima è un Audi a tutti gli effetti con bandierina italiana sugli specchietti.
Noi avevamo il gotha del design ed è inconcepibile come, in un mondo che cerca disperatamente il premium, il nostro monopolista mediocre abbia scientemente soppresso gli atelier ed i designer che, con la loro semplice firma, avrebbero avuto il potere di dare un bel quarto di nobiltà ad un qualsiasi modello. Basta vedere la storia di Da Silva, scappato da Fiat ad Audi che ha poi contribuito a rendere grande, o quelle tristissime di Bertone e Pininfarina. Il monopolista mediocre ha estirpato l'eccellenza pur di affermare il proprio dominio, fino a quando non è stato poi assorbito dai francesi (fine voluta, non subita).
Addio Maestro; da tempo questo non era un Paese per te ma quello che hai lasciato va ben al di là di questi confini geografici e di questa industria