️ ️ 300.000 ️ ️
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Eccoci cari autisti, la mia fidata Jazz ha finalmente raggiunto un importante traguardo.
Oggi la conferma è una soltanto:
quest’auto è stata il più grande affare della mia vita.
Presa con un po’ di scetticismo nel 2009 per 8000 € e dando in permuta la C3 diesel, la vettura in questione è stata un investimento eccellente.
Il risparmio si è tradotto soprattutto in costi di gestione contenuti e tagliandi effettuati sempre attorno ai 13-14.000.
Tutto originale tranne pastiglie anteriori (TRW ottime) e le biellette dx (originale) e sx Moog (perfetta anche la compatibile, provare per credere!)
Qual era la mia opinione circa il settore auto Honda al momento dell’acquisto Jazz?
Un giudizio, un’idea nata dal sentito dire e racchiusa nella solita frase fatta:
Honda? Ma Honda è famosa per le moto. Meglio una tedesca, magari diesel!
Maledetti luoghi comuni e stereotipi mentali che influenzano scelte e azioni.
Non so cosa mi abbia spinto a sceglierla, probabilmente l’abilità e la passione del venditore che all’epoca mi presentò Honda come uno dei marchi più affidabili della galassia a quattro ruote.
Oggi dico grazie a quel venditore.
Oggi più di ieri strafelice di quella scelta, e convinto di aver preso solo il meglio a quel prezzo.
Un tentennamento nel partire? Mai!
Mi ha sempre portato a destinazione con pioggia, neve e vento, a -10 come a +44.
Nessuna esitazione quando ho affondato il piede sull’acceleratore.
Quanti traslochi fatti con la Jazz: bagagli, tavoli, piccoli armadi, cassettoni…
Ci Ho anche dormito e fatto dolci sogni.
Adesso, direte voi, è anche ora di sostituirla.
Ma come faccio a cambiarla? Non si scassa mai, non si rompe, spinge ancora bene e se dai di gas da la polvere a molte insignificanti utilitarie e non.
Negli ultimi due mesi sono andato in maremma Toscana, Puglia, Calabria, Abruzzo, per un totale di 6000 km.
Problemi? 0
Malfunzionamenti ? Nada de nada.
Quindi che si fa?
Vado avanti e non la cambio.
Chi la sentirebbe mia moglie, che stravede quanto e più di me per questo gioiello a 4 ruote e ne riconosce una affidabilità fuori dal comune.
Uno scrigno è la mia Jazz, custode di
tantissimi ricordi miei, ricordi belli e positivi.
Rimpianti no! Non ce ne sono.
Scriverei un opuscolo che racconta di questi 15 anni trascorsi con la Jazz alla guida… fiumi di parole intrisi di passione e furore.
Con la Jazz dritto in chiesa a sposarmi nel lontano 2012.
Con la Jazz su e giù per l’Italia intera.
Con la Jazz in ogni dove: mare, colli, monti, fiumi, laghi, rifugi e strade dissestate.
Si parte, oggi come ieri è più di ieri, con la voglia di tenerla e coccolarla ancora e ancora.
Le auto nuove mi fan gola, ma io resisto e non me la sento di tradirla.
La prossima sarà sempre giapponese, ma non credo sarà una Jazz.
Andiamo avanti ancora e ancora e ancora mia cara Jazz!
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Eccoci cari autisti, la mia fidata Jazz ha finalmente raggiunto un importante traguardo.
Oggi la conferma è una soltanto:
quest’auto è stata il più grande affare della mia vita.
Presa con un po’ di scetticismo nel 2009 per 8000 € e dando in permuta la C3 diesel, la vettura in questione è stata un investimento eccellente.
Il risparmio si è tradotto soprattutto in costi di gestione contenuti e tagliandi effettuati sempre attorno ai 13-14.000.
Tutto originale tranne pastiglie anteriori (TRW ottime) e le biellette dx (originale) e sx Moog (perfetta anche la compatibile, provare per credere!)
Qual era la mia opinione circa il settore auto Honda al momento dell’acquisto Jazz?
Un giudizio, un’idea nata dal sentito dire e racchiusa nella solita frase fatta:
Honda? Ma Honda è famosa per le moto. Meglio una tedesca, magari diesel!
Maledetti luoghi comuni e stereotipi mentali che influenzano scelte e azioni.
Non so cosa mi abbia spinto a sceglierla, probabilmente l’abilità e la passione del venditore che all’epoca mi presentò Honda come uno dei marchi più affidabili della galassia a quattro ruote.
Oggi dico grazie a quel venditore.
Oggi più di ieri strafelice di quella scelta, e convinto di aver preso solo il meglio a quel prezzo.
Un tentennamento nel partire? Mai!
Mi ha sempre portato a destinazione con pioggia, neve e vento, a -10 come a +44.
Nessuna esitazione quando ho affondato il piede sull’acceleratore.
Quanti traslochi fatti con la Jazz: bagagli, tavoli, piccoli armadi, cassettoni…
Ci Ho anche dormito e fatto dolci sogni.
Adesso, direte voi, è anche ora di sostituirla.
Ma come faccio a cambiarla? Non si scassa mai, non si rompe, spinge ancora bene e se dai di gas da la polvere a molte insignificanti utilitarie e non.
Negli ultimi due mesi sono andato in maremma Toscana, Puglia, Calabria, Abruzzo, per un totale di 6000 km.
Problemi? 0
Malfunzionamenti ? Nada de nada.
Quindi che si fa?
Vado avanti e non la cambio.
Chi la sentirebbe mia moglie, che stravede quanto e più di me per questo gioiello a 4 ruote e ne riconosce una affidabilità fuori dal comune.
Uno scrigno è la mia Jazz, custode di
tantissimi ricordi miei, ricordi belli e positivi.
Rimpianti no! Non ce ne sono.
Scriverei un opuscolo che racconta di questi 15 anni trascorsi con la Jazz alla guida… fiumi di parole intrisi di passione e furore.
Con la Jazz dritto in chiesa a sposarmi nel lontano 2012.
Con la Jazz su e giù per l’Italia intera.
Con la Jazz in ogni dove: mare, colli, monti, fiumi, laghi, rifugi e strade dissestate.
Si parte, oggi come ieri è più di ieri, con la voglia di tenerla e coccolarla ancora e ancora.
Le auto nuove mi fan gola, ma io resisto e non me la sento di tradirla.
La prossima sarà sempre giapponese, ma non credo sarà una Jazz.
Andiamo avanti ancora e ancora e ancora mia cara Jazz!